Ciao!
Il 24 Giugno a Firenze è stato il patrono, San Giovanni.
E cosa succede a Firenze in questo giorno?
Bhè, intanto si gioca la finale del calcio storico, ne hai mai sentito parlare?
Ci sono 4 squadre che sono così suddivise a seconda dei quartieri fiorentini:
E che si sfidano in scontri diretti un paio di settimane precedenti al giorno di San Giovanni così da poter arrivare a giocare la finale
Ma cosa succede durante una partita?
La partita ha inizio con il lancio del pallone da parte del Pallaio sulla linea centrale e la seguente “sparata” delle colubrine che salutano l’apertura delle ostilità.

Da questo momento in poi i calcianti delle due squadre cercheranno (con qualunque mezzo) di portare il pallone fino al fondo del campo avversario e farlo cadere nella rete oltre il parapetto che segna la fine del campo opposto, segnando così una “caccia” (goal).

È importante tirare con molta precisione poiché, qualora la palla finisse al di sopra della rete si assegna mezza caccia alla squadra avversaria, a meno che non vi sia stata una deviazione da parte dei difensori, nel qual caso si assegna mezza caccia agli attaccanti. Ad ogni segnatura di caccia le squadre scambiano il campo.

La vincitrice sarà la squadra che al termine dei 50 minuti di gioco avrà segnato il maggior numero di cacce.

Si può atterrare l’avversario mediante placcaggio. Nella partita sono ammessi scontri fisici 1 contro 1 solo se i giocatori interessati dimostrano entrambi di aver accettato lo scontro: questo avviene per lo più a centro campo, e può riguardare il 50%-60% dei calcianti in campo. Sono vietati scontri tra un numero maggiore di calcianti e non si può colpire un uomo atterrato da placcaggio, tuttavia si può tentare di immobilizzarlo.

Particolare interessante è anche il premio: oltre al palio infatti, mentre i musici del calcio storico fiorentino intonano l’inno della vittoria, il Maestro di Campo consegna simbolicamente una vitella di razza chianina con le corna e gli zoccoli dorati alla squadra vincitrice del torneo.
E la sera, i fuochi d’artificio! Che per i fiorentini “eran meglio quelli dell’altr anno” ( cioè dell’anno precedente ).. un pò a prescindere, perchè non siamo contenti mai.. ammettiamolo! 😀
Ma il 24 Giugno, o meglio il 23 Giugno sera è anche  il momento giusto per raccogliere le erbe di campo e i fiori necessari che serviranno a preparare la cosiddetta acqua di San Giovanni.
Sembra che preparata nel modo opportuno, quest'acqua profumata risulterebbe 'magica' e purificatrice, porterebbe fortuna e prosperità, e avrebbe anche capacità benefiche e curative, proteggendo da malattie e portando non solo buona salute, ma anche amore.
Tu sai come e con cosa si prepara?
Dunque, basta avere a disposizione una bacinella, dell'acqua e ovviamente dei fiori e delle erbe.
Vanno bene la lavanda come le rose, ma anche malva, artemisia, salvia, rosmarino, fiori di iperico, camomilla, menta, papaveri e fiordalisi. La preparazione deve avvenire in un momento della giornata ben preciso: come anticipato, al tramonto del 23 giugno, vigilia della notte di San Giovanni, fiori ed erbe devono essere messe nella bacinella piena d’acqua. Il recipiente a questo punto va messo all'aperto, sul davanzale o fuori al balcone, e lasciato scoperta per tutta la notte. Solo in questo modo avrà la possibilità di raccogliere la cosiddetta "rugiada degli Dei" che si diffonderebbe nell'aria in questa magica notte. A questo punto, la mattina del 24 giugno, con quest'acqua profumata bisognerebbe lavarsi viso, mani, occhi e corpo, per ricavarne i benefici di salute, fortuna e amore nei mesi successivi.
Le sapevi queste due cose?
Fanno parte della tradizione fiorentina e del giorno di San Giovanni, e io, da buona fiorentina, ho seguito ed eseguito tutto, come sempre 🙂